La mia ascensione ravvivi la speranza del cielo
31 maggio 1973 Figli diletti, eccovi qui raccolti, nel ricordo di quel grande avvenimento che deve darvi gioia e ravvivare la speranza di raggiungere, nella gloria del Cielo, quella famiglia di Dio che vi ha preceduti e il posto che vi è stato assegnato. Per il cristiano ogni giorno che passa è un salire verso l'alto. Ogni attimo di vita ha una ripercussione nell'eternità. Questi sono i pensieri che la mia ascensione al Cielo vi deve suggerire. La vita passa presto e, che la sofferenza l'attanagli, o che il benessere la faccia scorrere tranquilla, non vi è modo di attaccarsi poiché viene un'ora, quella fissata dal Padre da tutta l'eternità, che segna la fine. È come se si spezzasse il filo che vi tiene legati alla terra e comincia la vera, la nuova vita. Figli, vivere con la speranza del Cielo è vivere serenamente. Che vale possedere tutti i beni della terra quando con la morte si devono lasciare? Che importa che si abbiano a perdere tutti i beni della terra...