Siate vigilanti
6 Maggio 1976
Figli diletti, sono qui con voi e vi dico con grande forza: amatemi, poiché questa sola cosa è indispensabile a voi, quella di amarmi.
Io sono padre, fratello, sposo delle anime vostre e desidero il vostro amore, perché di esso me ne servo per salvarvi.
Vi sono nel mondo tre categorie di persone: coloro che amano Dio, coloro che lo odiano e coloro che sono indifferenti e vivono come se non esistesse.
Io v'invito a far parte della prima categoria e a mettere ogni impegno affinché il vostro amore abbia continuamente ad aumentare. Non vi è però altro mezzo per dimostrare amore che questo: mettere in pratica i Comandamenti.
L'osservanza della legge di Dio non deve però essere fatta in modo farisaico. C'è una bella differenza tra colui che serve il suo padrone per timore e colui che lo serve per amore, tra colui che serve per la paga come fa il mercenario e colui che vuole la gloria del suo padrone e che vigila sui suoi interessi.
Voi dovete essere osservanti della legge di Dio perché lo amate; osservanti fino al punto di non trasgredire i suoi Comandamenti, nemmeno nelle cose piccole.
Se i farisei avessero avuto di mira la gloria di Dio, sarebbero stati santi, tanta era la precisione che mettevano nelle pratiche esteriori. Purtroppo io li potei chiamare sepolcri imbiancati per quel marcio che avevano di dentro.
Voi dovete amare Dio: è perciò indispensabile vivere in grazia di Dio. È il modo migliore per prepararsi alla venuta dello sposo.
Viene un giorno in cui lo sposo si presenta e vuole trovare le sue spose bianco vestite e con la lampada accesa fra le mani. Vuole la grazia di Dio e vuole fede ed amore, che la lampada simboleggia.
Parlando agli apostoli e ai discepoli dissi un giorno: "Beati quei servi che si presenteranno allo sposo, al padrone, alla sua venuta coi fianchi cinti e che saranno stati vigilanti". Intendevo invitare tutti i miei seguaci alla pratica della mortificazione per poter mantenere la grazia, ma la vigilanza certamente è indispensabile per poter mantenere integra la propria fede.
Oggi come ieri, come sempre il demonio, padre della menzogna, insidia la verità e porta l'errore. È facile che si spenga la lampada e che venga meno l'amore.
C'è poi l'altra categoria. Sono coloro che odiano e che già sono sotto il dominio di Satana, che li fa sua preda.
V'invito a vigilare ancora una volta perché non vi sia mai in voi, non solo l'odio, ma nemmeno la sua ombra, ossia quei rancori che, se non sono prontamente tolti, possono degenerare. È vero che qualche volta siete oggetto di offese da parte di persone forse da voi beneficate o siete combattuti e feriti da persone che voi avete amato o che certamente non avete in alcun modo danneggiato. Ma non vi ho insegnato a perdonare anche ai nemici? A perdonare sempre? Dovete imitarmi e, se vi pare il mio esempio difficile da seguire, guardate la Madre mia che perdonò a Giuda e a tutti i giuda di ogni tempo che vendono il suo Figliolo.
Questo odio che voi potete raccogliere non è che un'ombra impercettibile di quell'odio terribile che gli uomini portano a Dio, che non vogliono amare, conoscere e servire.
Dio è Padre e attende. Io e il Padre siamo una cosa sola e la redenzione continua e l'attesa di queste anime continuerà fino all'ultima ora di esistenza del mondo.
Io attendo, offro il mio sangue ed amo. Ma se con questo odio nel cuore si muore, si va all'inferno, che durerà eterno e da cui le anime immerse in un mare di dolore non usciranno mai più.
Richiamare queste anime all'amore è un dovere di tutti i cristiani, specie di coloro che, vivendo in grazia di Dio, danno alla loro preghiera il valore di un comando.
Oh, non dite mai: "Peggio per loro! ". È una pugnalata al mio cuore ogni volta che un'anima volontariamente si perde. Per loro sono nato, ho vissuto e sono morto sulla terra per ogni anima, per ogni peccatore che mi rifiuta e mi odia.
Ma credetemi, figli, che non meno dolore mi procura l'indifferenza e la freddezza di tanti cristiani che ho ricolmato di grazie e di favori. Quanti giovani, rifiutando la vocazione, vivono come se Dio non esistesse. Quanti sacerdoti celebrano ed esercitano il divino ministero senza fede, con indifferenza, come svolgerebbero un lavoro qualunque a cui è annessa una ricompensa!
Quanta trascuratezza in tante anime, nei genitori come nei figli, nel compimento dei propri doveri. Quanto poco amano le loro anime i miei cristiani e come poco amano l'anima dei loro fratelli. Pare qualche volta di poter dire che umanamente queste persone sono perfette, mentre davanti a Dio sono altamente riprovevoli, poiché trascurano i doveri principali: salvare l'anima, dare gloria a Dio.
Così, figlioli, mentre vi ho esposto come in un quadro ciò che avviene nel mondo, vi torno a ripetere: Siate vigilanti, siate vigilanti, perché non vengano nottetempo i ladri e vi distruggano i vostri averi. Siate vigilanti, poiché quando io verrò, se sarete in attesa di me, vi introdurrò nel mio regno e sarò io stesso che vi servirò.
Vi benedico tutti ad uno ad uno e vi do la mia pace. Fate ciò che vi ho detto, perché le mie parole sono parole di vita. Se le accogliete e le vivete avete la felicità e un giorno la salvezza.
Arrivederci, figli! Credete al mio amore per voi.

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