Affidatevi a Dio


12 maggio 1973

Figli diletti, vi riempio di luce e d'amore. Sono Gesù, figlio di Dio.

Ogni cosa che comincia nella vostra vita terrena ha fine, così come ogni giorno ha fine col calar del sole. Ma verrà un giorno che sarà l'ultimo e quando sorgerà di nuovo il sole, sarete nella luce infinita di Dio. A questo giorno eterno, che non avrà tramonto, v'invito a rivolgere il vostro pensiero.

Vi ho detto nella mia vita mortale: chi crederà sarà salvo. Questa fede che salva, voi l'avete ricevuta in abbondanza. Fate in modo di accrescerla giorno per giorno, momento per momento, esercitandola. Essa è mezzo di santità ed ancora di salvezza nel mondo. Se l'aumenterete giornalmente, godrete di tutti i vantaggi che essa vi porta.

La fede vi obbliga ad essere umili, perché vi addita le verità eterne che racchiudono misteri profondi. Quando l'uomo, conscio della distanza infinita che esiste fra lui e Dio, si sottomette accettando anche l'inspiegabile, non viene avvilito nella sua dignità, ma ne viene ingrandito, proprio per quella umiltà per cui crede.

Essere figli di Dio è una grande cosa, che esige una fede profonda e sincera in Lui e un amore senza misura. La fede è il primo gradino di quella scala che vi fa salire fino a Dio. Poi viene tutto il resto.

Credere coincide con sperare, perché la vita eterna di Dio è anche un'eredità per l'uomo. Così, vivendo di fede, tutto si semplifica, tutto si spiega, di tutto si gioisce. Ogni volta che, pensando a Dio, rinnovate nella vostra mente il pensiero della sua bontà, della sua presenza sconfinata ed immensa, della sua giustizia infinita, voi aumentate la vostra fede e, per quella unione che esiste fra gli uomini tutti, ottenete ai fratelli che essi pure aumentino la loro fede.

Ma che vorrà essere per voi, in questo momento, l'atto di fede? Scorrete, in un attimo, le giornate trascorse. Tutto vi era stato promesso, ed ogni promessa è sempre stata mantenuta. Vi sprono a guardare questo fatto come una prova, a cui dovete far ricorso nei giorni che verranno.

Dio vi ha diretti e vi dirige. Per ciò che ha fatto per voi, sgorghi dal vostro cuore un inno di ringraziamento. A chi vi benefica, usate dire il vostro grazie. Se la fede vi mostra Dio come il vostro grande benefattore, è a Lui che dovete mostrare la vostra gratitudine.

E perciò che Egli farà per voi? Abbiate ancora fede e siate, vorrei dirvi, esagerati nel chiedere.

Voglio, a questo punto, darvi un consiglio. Succede che spesso i miei figli non vengono assecondati nei loro desideri. A volte si tratta di desideri dannosi alla vostra anima; cose puerili o troppo umane che con la pazienza, la riflessione e quel senso di equilibrio che vi deve dirigere, potete risolvere anche da soli. Il ricorso a Dio è sempre indispensabile, ma voi dovete collaborare con la ragione, la volontà e l'intelligenza.

Io vi assisto sempre, e come un padre desidera che il proprio figlio cresca con la capacità di lavorare e faccia le sue esperienze che lo aiutino a maturare, così Dio lascia la libertà e l'esercizio del buon senso e di quelle facoltà con cui l'uomo diventa in grado di progredire.

Vi dico ancora: abbiate fede, continuate ad affidarvi a Dio in tutto, le vostre facoltà spirituali vi guidino nell'attuazione delle opere umane e state tranquilli.

Se la tribolazione si prolunga, fate del vostro meglio per sopportarla, per superarla o per accettarla, ma non lasciatevi mai deprimere perché questa è mancanza di fede.

Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo. Voi avete ricevuto un battesimo di acqua e Spirito Santo, ma ogni volta che lo volete, potete ricevere un battesimo di sangue, che vi purifica.

La Confessione, figli! Troppo si disprezza questo grande sacramento. A chi vuole crescere ed avanzare nelle virtù, occorre l'aiuto di Dio, mediante la grazia. Io faccio scendere su di voi il mio sangue nel sacramento della Confessione. È come un rinnovato battesimo per chi lo riceve e ridona splendore alle anime abbrutite dal peccato. Fate buon uso di questo dono! Quando arriverete avanti al Giudice supremo, vi sarà chiesto quale uso avete fatto del sangue dell'Agnello.

Vi dono il mio abbraccio, mentre vi ripeto con insistenza ed amore: chi crederà sarà salvo.

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