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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

La virtù della fortezza

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  Figlia, ascolta la mia voce e non voler rimandare oltre il mio servizio, poiché Io amo coloro che prontamente obbediscono, e con gioia. Ti parlerò della fortezza, una delle virtù cardinali e uno dei doni più grandi dello Spirito Santo. È per essa che i Santi seppero, superando tutte le difficoltà della vita, raggiungere il Paradiso. Per essa i martiri andarono gioiosi incontro ai supplizi. È la virtù della fortezza che dona a ogni anima cristiana, nel sacramento della Confermazione, quella forza per cui avete il coraggio di dichiararvi miei seguaci. Il rispetto umano è il peggior nemico del cristiano. È tanto dannoso alla vostra anima, mentre tanto, tanto mi offende fino al punto di dirvi che «Chi si vergogna di Me in questo mondo, mi vergognerò anch'Io di lui nell'altro». La fortezza è veramente una virtù indispensabile, poiché essere cristiano significa operare in modo contrario al modo di agire e pensare del mondo, per cui è necessario andare contro corrente. Se è...

Testimone di fede e d'amore

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  29 giugno 1973. Figli diletti, sono Gesù di misericordia infinita. Mi è caro trattenermi con voi, in questo giorno in cui la Chiesa v'invita a celebrare le glorie dei santi Pietro e Paolo. Mi è caro fare un dolce confronto con colui che regge la mia Chiesa e che, nella sua persona, accomuna le virtù dell'uno e dell'altro, con grande desiderio di bene e fedeltà alla verità. Voglio parlarvi di Pietro e delle sue virtù. Fu anzitutto la fede che lo rese superiore agli altri. La sua fede sicura e adamantina, che non conosceva dubbi, gli fece affermare: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Per questa fede meritò la mia promessa: "A te darò le chiavi del regno dei Cieli. Ciò che legherai sulla terra sarà legato anche in Cielo; ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto anche in Cielo". È la fede che ottiene i miracoli. Ed era nel mio nome che, dopo la mia scomparsa e con grande fede, egli poté dire al paralitico: "Non ho altro da d...

La virtù della prudenza

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  Gesù Figlia mia diletta, la lezione che ti impartirò sarà su un tema molto nominato ma poco conosciuto. Io ti parlerò della virtù della prudenza. Questa virtù è la conseguenza di altre, per cui non può sussistere senza di esse. L'umiltà fa temere di sé, non si esalta, non esagera nell'entusiasmo, non presume nelle sue forze, non ostenta i propri meriti, non si arricchisce di quelli altrui, lascia a ognuno i suoi. Se deve parlare di sé lo fa con tutta sincerità, senza simulazione, dicendo sempre di meno che di più. La prudenza cammina di pari passo; è come una sorella inseparabile. L'umile agisce con prudenza, il prudente con umiltà. Esser prudenti vuol dire esser attenti in ogni cosa per evitare i pericoli che vi circondano, andare con cautela in ogni cosa, ponderare bene ciò che si fa ed evitare ciò che è bene evitare. La prudenza è saggezza: infatti è più propria degli adulti. I fanciulli, i ragazzi, i giovani sono più portati ad essere imprudenti perché hanno...

Apostoli con bontà e delicatezza

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  24 Giugno 1976. Figli diletti, eccomi qui con voi! Sono il Figlio del Dio vivente. Desidero che voi viviate della mia vita e che in me e per mezzo mio possiate godere di quella pace e di quella felicità che solo Dio vi può dare. Oh, non avete costatato anche voi molte volte che, vivendo di fede e vivendo uniti al Signore, la vostra vita prende un senso nuovo? E non vedete ogni giorno meglio che coloro che abbandonano Dio si trovano come inguaiati in un mare di guai, che tolgono ad essi la pace? Sì, figlioli, io vi voglio come immersi nel mio cuore, fornace ardente di carità, perché voglio che abbiate a gustare la gioia di essere miei. Quando un figlio riposa sul cuore del proprio padre, non ha nessuna preoccupazione. Quando ascolta il proprio padre, non è preoccupato che di fare la sua volontà mettendo in pratica i suoi consigli. Questo dovete fare voi e, anche se al di fuori dovesse fare grande tempesta, voi dovete essere tranquilli perché ci sono io, io che veglio su d...

Non voglio la morte del peccatore ma che si converta e viva

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  14 giugno 1973. Figli diletti, figli del mio amore, figli riscattati dal mio prezioso sangue, siate i benvenuti qui, accanto alla mia dolcissima Madre ed accanto a Me. Noi presiediamo queste riunioni e concediamo grazie spirituali e materiali; soprattutto, però, queste riunioni sono fonte di luce. Chi si trova nelle tenebre è già nella sofferenza, anche se nessun altro dolore lo colpisce. Il dubbio e l'errore tolgono la serenità e la gioia. Chi brancola nel buio, perché non ama la luce, corre il rischio di cadere in gravi pericoli; chi si trova nel buio perché non conosce la verità, ma la desidera e la cerca con tutte le sue forze, presto o tardi arriverà a possederla, poiché la bontà di Dio gli aprirà la strada. Voi siete i fortunati che hanno trovato una porta, una casa e un luogo, dove la verità viene insegnata in modo semplice e accessibile. Tramite questo strumento è il vostro Gesù che vi parla o è la Mamma celeste che vi consiglia ed aiuta. Figli, di questa chiamat...

Nonostante la vostra miseria

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  11 Giugno 1976. Figli diletti, sia pace a voi! Ecco, sono qui in mezzo a voi. Vedetemi con gli occhi della fede. Io vi mostro il mio cuore come già ad alcuni santi e vi dico: "Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini". Molti mettono in dubbio questo amore infinito. È per questo motivo che desidero parlarvene. Io sono il Figlio di Dio, uguale in tutto al Padre ed allo Spirito Santo. Il mio amore perciò è eterno. Io amo ogni anima da tutta l'eternità. Nel mio nome il Padre diede inizio alla creazione del mondo e, se egli volle popolare la terra di uomini, fu solo perché il suo amore infinito avesse modo di comunicarsi con degli esseri viventi capaci di capire il suo amore e che lo volessero ricambiare. Il Padre è amore infinito, il Figlio è amore infinito, lo Spirito Santo è amore infinito. La creazione è dunque opera d'amore. Occorre accogliere l'amore per ringraziare Dio di aver dato origine ad ogni cosa per manifestare il suo amore. Purtroppo ...

I doni dello Spirito

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  6 Giugno 1976. Figli diletti, sia pace a voi! Ecco, sono in mezzo a voi, mentre vi mando il mio Spirito e lo Spirito del Padre che, riempiendovi di luce, di forza e di carità, deve fare di voi dei veri apostoli. La Chiesa cominciò la sua azione apostolica nel giorno di Pentecoste. Voi dovete cominciare da oggi una vita nuova tutta improntata di carità. È pur vero che già durante i tre anni della mia vita pubblica gli apostoli avevano già esercitata la loro missione. Essi infatti, mandati da me, avevano cominciato a predicare, a battezzare ed anche a fare miracoli, ma essi erano tanto imperfetti e tanto paurosi per cui non avrebbero saputo reagire al male. Solo dopo quel battesimo di fuoco, venuto dallo Spirito Santo, furono in grado di capire molte verità e di farle conoscere, mentre numerosi carismi venivano a convalidare la loro parola. Anche voi siete stati chiamati fin dalla prima ora. Col Battesimo, con la Cresima e nella Comunione, anche quotidiana, ricevete l'effu...