I doni dello Spirito
6 Giugno 1976.
Figli diletti, sia pace a voi! Ecco, sono in mezzo a voi, mentre vi mando il mio Spirito e lo Spirito del Padre che, riempiendovi di luce, di forza e di carità, deve fare di voi dei veri apostoli.
La Chiesa cominciò la sua azione apostolica nel giorno di Pentecoste. Voi dovete cominciare da oggi una vita nuova tutta improntata di carità.
È pur vero che già durante i tre anni della mia vita pubblica gli apostoli avevano già esercitata la loro missione. Essi infatti, mandati da me, avevano cominciato a predicare, a battezzare ed anche a fare miracoli, ma essi erano tanto imperfetti e tanto paurosi per cui non avrebbero saputo reagire al male. Solo dopo quel battesimo di fuoco, venuto dallo Spirito Santo, furono in grado di capire molte verità e di farle conoscere, mentre numerosi carismi venivano a convalidare la loro parola.
Anche voi siete stati chiamati fin dalla prima ora. Col Battesimo, con la Cresima e nella Comunione, anche quotidiana, ricevete l'effusione dello Spirito Santo, che a mezzo mio viene a dimorare in voi, ma molte volte mancate di quel movimento interiore, mancate di quel fuoco divino che deve operare le grandi trasformazioni.
Io oggi voglio che abbiate come a rinascere e a rendervi strumenti della mia opera, portatori della mia luce. Lo Spirito Santo, che già parlò per mezzo dei profeti, deve essere invocato da voi ogni qualvolta dovete servirvi della vostra parola per smuovere le coscienze intorpidite dal peccato o quando dovete chiamare altri a collaborare con voi per poter fare del bene.
È pur vero che lo Spirito santo agisce continuamente nella Chiesa, ma se voi lo invocherete le sue opere verranno a conoscenza non solo di voi ma anche di molte altre anime, che benediranno il Signore.
Lo Spirito Santo eleva le anime a grande santità riempiendole dei suoi sette doni. E come i figlioli, benché curati e nutriti dal proprio padre, devono esporre a lui le proprie necessità, così i cristiani devono insistentemente chiedere allo Spirito Santo di godere delle sue tenerezze, per mezzo di quei doni particolari che producono nell'anima pace, gaudio, bontà, longanimità, mansuetudine, dolcezza e tutte quelle virtù che fanno dell'anima la degna dimora del Re.
Ogni cristiano ha una sua chiamata particolare per lo svolgimento di una missione particolare e questa missione viene dallo Spirito Santo arricchita di carismi particolari, che sono le grazie di stato, la grazia del posto.
Così ogni sacerdote che vive degnamente il suo ministero sacerdotale verrà arricchito da lui, dallo Spirito, di particolari favori.
Ma anche ogni mamma, che vive cristianamente la sua missione, il suo matrimonio e i suoi doveri familiari, otterrà aiuti speciali, che saranno dei veri carismi.
Ciascuno, nella luce di Dio, viene arricchito a misura che, vivendo in grazia di Dio, si raccomanda all'autore della grazia e datore di tutti i carismi.
Ogni dono deve però essere anche motivo di riconoscenza e di gratitudine, anche quando questi doni si presentano in modo contrario alla natura umana.
Chi pensa, ad esempio, di ringraziare il Signore del dono della malattia? Eppure la sofferenza è un dono grandissimo che io faccio ai miei amici.
Molte volte lo Spirito Santo ha ispirato malati di malattie gravi ed essi hanno illuminato il mondo con la luce divina che sembrava venisse dal loro letto di dolore.
Così, chi pensa a ringraziare Dio di esser privato del denaro? Eppure anche in quella privazione c'è un disegno della provvidenza e lo Spirito Santo fa nascere pensieri perfetti di amor di Dio e desideri di praticare la povertà assieme a tanti santi poveri.
Figlioli, lo Spirito Santo parla a voi sovente attraverso la voce della coscienza. Ma, ditemi, che cos'è quella inquietudine che sovente vi prende e quel malcontento di voi stessi, se non la voce dello Spirito, che vuole da voi maggior perfezione?
Che debbo dirvi a questo punto? Figlioli, non contristate col peccato lo Spirito Santo che abita in voi. Se Dio trova imperfetti anche gli angeli, quanto dovete essere attenti perché nessun peccato commesso con la mente, con la bocca e col cuore, debba mai rendere meno luminosa la vostra anima. Ma non dimenticate che ogni anima può essere, come la vostra, dimora dello Spirito santo.
Che dire allora di quelle persone che scandalizzano i bambini, di quei sacerdoti che scandalizzano i fedeli e di quei fedeli che danno scandalo agli stessi infedeli che non conoscono il pregio della grazia e l'opera dello Spirito Santo nelle anime?
Figli miei, una Pentecoste di fuoco dovrebbe bruciare il cuore dei fedeli tutti, per evitare di bruciare un giorno nelle fiamme d'amore del purgatorio o nelle fiamme eterne dell'inferno.
Scuotetevi al suono delle mie parole e rinverdite la vostra speranza che l'ora di Dio cambi presto la faccia della terra. Sì, rinverditela, ma sia un segno tangibile il vostro fervore. Pregate con amore. Cioè, pregate con lo Spirito d'amore da cui dovete esser animati. Agite con amore. Cioè, agite unitamente a quello Spirito che ha il suo trionfo nell'amore di Dio e del prossimo.
Scuotete e rinnovate i vostri affetti. Non perdetevi nelle inezie. Sappiate amare, dimenticare e perdonare. Una misericordia senza misura vi ispiri sempre nelle vostre relazioni col prossimo. Così vuole lo Spirito di Dio e solo così si fa parte degli eletti che nello Spirito Santo avranno trionfo nel cielo.
Figlioli, vi amo ed ancora effondo con larghezza il mio Spirito su di voi.

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