Gli uomini solo in me sono giustificati
9 agosto 1973.
Figli diletti, se vi parlo della mia misericordia infinita è per invitarvi ad aver fiducia, confidenza e speranza, soprattutto quando vi sentite sopraffatti dal male che è in voi e intorno a voi e che vi induce a dubitare del mio perdono e della mia esistenza.
Sono Gesù, vostro Redentore e la salvezza delle anime è la ragione della mia incarnazione e morte. Questo pensiero non deve essere mai dimenticato da voi e vi deve dare sempre nuovo coraggio fino a farvi dire con la Chiesa: "Felice colpa di Adamo che ci ha meritato un così grande Salvatore". E potete riferire questa frase anche a voi stessi, dopo ogni caduta, quando, ritornati a Me con vero pentimento, fate esperienza del mio abbraccio amoroso.
Così, invocando la mia misericordia infinita e col desiderio di correggervi e di amarmi, potete ricominciare quella vita nuova, che il mio seguace deve continuamente cercare.
Ma voglio parlarvi anche della giustizia di Dio, perché non venga mai meno in voi quel santo timore d'offendere il Padre suo, che il figlio buono deve avere. Se volete l'immagine della giustizia di Dio, ecco, vedetemi crocifisso in mezzo ai due ladroni. In quel momento, Io pagavo per tutti e ognuno poteva trovare in Me la sua giustificazione. E dopo duemila anni ancora è così. Sull'altare, nel momento solenne della Messa, il Padre accoglie ancora il sacrificio di suo Figlio, e tutti, volgendo a lui il cuore e lo sguardo, possono sperare di essere in lui giustificati.
Figli miei, non vi è giustificazione se non tramite il Figlio.
Come non si arriva al Padre se non per mezzo mio, così l'uomo non può essere giustificato, se non attraverso il mio sacrificio. Di ciò devono convincersi coloro che pensano di comunicare direttamente con Dio o di avere il perdono delle proprie colpe e di raggiungere la santità, senza di Me, unico mediatore e intermediario. Sarebbe come pretendere di arrivare negli spazi siderali senza i mezzi che la scienza mette a disposizione.
In Me siete giustificati da quella colpa che i vostri progenitori commisero e in Me ogni peccato trova riparazione. Ma voi mi domanderete: "Se tu, Gesù, sei nostra giustificazione e salvezza, basterà credere in Te per essere salvi?".
Figli, credere è il primo passo per inserirvi nel mio Corpo mistico ed essere partecipi della mia vita e vi rende capaci di quella giustizia che il Padre esige anche da voi. Ecco come si svolge il piano di salvezza!
Io ho pagato in sovrabbondanza i debiti che gli uomini di tutti i tempi hanno contratto con Dio, ma nessuno può usufruire di questa riparazione se non inserendosi, come ramo, nell'albero della vita. Solo chi vive secondo la legge del Signore può dirsi suo figlio e suo suddito fedele.
Se mi presentassi a voi e vi domandassi: "Chi sono Io?", voi mi dovreste rispondere, come Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Questo dovete credere e dimostrare di voler godere del dono di Dio, vivendo come veri figli di Dio.
Che dire di molti uomini che vivono senza un pensiero che li elevi al di sopra del loro corpo? Saranno giustificati da Dio che esige di essere amato con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze?
Io mi presento a voi, Dio e Uomo per darvi modo di offrire al Padre il vostro tributo d'amore; mi presento come Colui che compie miracoli, che vuole il bene di tutti, che insegna e, prima ancora, compie ciò che vuole che altri facciano.
Volete vedere il Padre? Vi dico: "Chi vede Me, vede il Padre mio; chi agisce con Me, è giustificato dal Padre". Ma che sarà di coloro che non compiono il bene, se non per orgoglio o per coprire, agli occhi altrui, le proprie ingiustizie?
Io mi presento a voi come Figlio di Maria, che è perciò vera Madre di Dio. In Lei e per Lei si arriva al mio cuore poiché, come Corredentrice del genere umano, è l'aiuto che ogni fedele ha accanto a sé, per poter credere, amare e sperare. Ma che sarà di coloro che rifiutano questo potente aiuto e che disprezzano una tale Madre, voluta da Dio quale strumento di salvezza?
Tutti desiderate che gli altri siano giusti verso di voi. Vi accorgete spesso che molti, anch'essi cristiani, sono ingiusti verso di voi. Non meravigliatevi perché, a vostra volta, siete ben lontani dall'essere perfetti e sovente ciò che biasimate negli altri lo commettete voi.
Per meglio misurare la vostra pochezza, sappiate confrontarvi con Colui che è la giustizia personificata. Raccomandatevi alla protezione di Colei che, meglio di ogni altra creatura, seppe esser giusta con Dio, col prossimo e con se stessa.
Dio sarà giusto e severo con quei figli che avranno abusato del mio sangue, con coloro che non avranno accettato i miei insegnamenti e non mi avranno ricevuto come Maestro, con coloro che avranno rifiutato di aver Maria per Madre e Corredentrice, poiché chi non vuole Maria per Madre, non può aver Dio per Padre.
La giustizia di Dio è infinita come la sua misericordia; ma Dio è paziente e buono e sa attendere. La sua giustizia sarà esercitata, in modo particolare, dopo la morte di ciascuno e avrà il suo trionfo nel giudizio universale. Allora, le sacre piaghe del mio corpo, luminose come il sole, accecheranno coloro che non avranno voluto approfittarne, mentre i buoni ne saranno illuminati e ne avranno tanta gloria in cielo.
Figli, vi benedico. Temete la giustizia di Dio e credete nella sua misericordia, perché ne possiate godere in eterno.

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