Il battesimo vi impegna

 


13 gennaio 1974.

Figli diletti, sia pace a voi e grazia ed ogni bene! Sono il vostro Gesù, Figlio di Dio, fatto uomo per amore, fatto uno di voi per presentarmi al Padre in riparazione dei peccati dell'umanità.

Ricordandovi oggi il battesimo che mi somministrò Giovanni nelle acque del Giordano, voglio ricordarvi anche quello che voi tutti avete ricevuto e i doveri verso Dio ed il prossimo che esso comporta.

Giovanni battezzava con acqua e Io, venuto non a distruggere la legge ma a perfezionarla, ho voluto ricevere questo battesimo che significava purificazione. Giovanni predicava la penitenza e Io, che ad essa desideravo invitare gli uomini, ne ho voluto dare anche l'esempio.

Il Padre gradì l'umiliazione, con cui sceglievo di pormi nel numero dei peccatori bisognosi di purificarsi, e si degnò di onorare la mia figliolanza divina. Lo Spirito Santo scese sul mio capo a significare che l'amore di Dio era guida di ogni mia azione e la mia santità rifulse allora più chiaramente che mai.

Lo battezzai poi in fuoco e Spirito Santo e a questo battesimo chiamo tutti gli uomini della terra, di ogni razza e di ogni categoria.

L'acqua nel battesimo è la materia che indica, e veramente opera, una purificazione interiore, mentre lo Spirito, come linfa vitale, penetra nell'anima e la santifica. Lo Spirito Santo è Spirito del Padre e mio; col battesimo perciò l'anima viene imparentata con Dio di cui assume la figliolanza adottiva.

Come i rami di un albero per poter vivere devono essere uniti al tronco, così i battezzati assumono la forza vitale che viene da Dio e li fa vivere. Molti rami, molti figli, molti fratelli, tutti nutriti dalla stessa linfa, tutti attaccati allo stesso tronco.

Il battesimo è un grande dono che richiede di essere corrisposto e comporta un impegno. Vivere il proprio battesimo significa testimoniare il vostro Gesù con una fede viva.

Dissi un giorno a Nicodemo: "Se non rinascerai con acqua e Spirito Santo, non avrai la vita". Egli interpretò questa rinascita in senso fisico, ma Io la intendevo in senso spirituale.

Questa rinascita spirituale avviene per l'uomo dal momento in cui la vita divina, la vita della grazia, gli viene comunicata. Vivere in grazia di Dio è vivere il battesimo e far crescere quella grazia santificante che è come la statura di un'anima.

Voi guardate talvolta con compassione persone che non hanno raggiunto una statura normale e vi dolete se questo è successo a voi o ad un vostro parente. Ma la statura spirituale ha un'importanza ben maggiore, e da essa dipenderà quel grado di gloria di cui godrete in Cielo.

Il dono del battesimo è perciò un dono personale, che va trafficato, vissuto, aumentato. Ogni battezzato è mio fratello. La sua vita perciò deve essere modellata sulla mia.

C’è un libro, il Vangelo, che racconta i passi più salienti della mia vita. Ebbene, ognuno di voi, sulla falsariga della mia vita, dovrebbe scrivere la propria.

Voi non siete nati in una stalla, ma come Me siete chiamati ad amare la povertà, a vivere lieti nel vostro stato, a moderare i vostri desideri. Così nella mia vita di operaio dovete scoprire l'amore al lavoro e farne un obiettivo da raggiungere ed amare. Il lavoro, figli, è un grande mezzo di purificazione e di santificazione!

Scoprite poi, nella mia vita di apostolato, un richiamo a diffondere la fede che avete ricevuto e quel fuoco divino, quell'ardore di carità che vi trascina a fare il bene e a comunicare coi fratelli. Potrete anche voi dire con Me: "Lo zelo della tua gloria mi divora".

Figli di Dio, fratelli miei, seguitemi sulla via del Calvario e vedetemi sulla Croce. Un secondo battesimo, quello di sangue, scese sul mio corpo e sulla mia anima a purificare i peccati di tutta l'umanità.

Se mi saprete imitare, il vostro battesimo non sarà un tradimento: avrete fatto crescere e fruttificare l'albero della vita che è stato seminato in voi. Ogni battezzato è responsabile anche dell'anima del suo prossimo. Il dono della fede e dell'amore rappresentati dal fuoco non possono rimanere nascosti, come una fiamma non può a lungo rimanere rinchiusa.

Se questa responsabilità viene tenuta in considerazione, la vita spirituale dei fratelli diventa per voi una giusta preoccupazione. Ecco perché plaudo a coloro che pregano e si sacrificano per i lontani e fanno della loro vita un'offerta a Dio per il loro ritorno.

A coloro che, desiderosi di prodigarsi per i fratelli, sanno mettere in prima linea il bene spirituale, Io dico di avere coraggio, di non desistere dalla loro opera. Fate come Me: bussate, parlate, insistete sempre con carità e rispettando la libertà. Ma sappiate che la vostra responsabilità davanti a Dio ed agli uomini vi apparirà leggera, se saprete valorizzare quei doni preziosi di grazia che vi furono dati e che devono portarvi alla santità.

Siate miei imitatori se volete essere graditi al Padre e la vostra opera verso i fratelli sarà efficace e duratura.

Vi benedico, figli. Estendete il desiderio del battesimo a tutte le creature della terra. Sappiate far apprezzare ai vostri bambini il dono di grazia ricevuto col santo battesimo. Ne farete dei santi.

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