Crocifissi per amore
14 settembre 1978
Figli redenti dal mio sangue, siate benedetti.
Non dimenticate il sacrificio del vostro Dio, non dimenticate che la croce è la vostra salvezza!
Figli, avete udito nella lettura del Vangelo la frase da me pronunciata: «Quando sarò elevato fra la terra e il cielo, attirerò tutti a me». Vi siete voi lasciati attrarre dal mio amore? Se ancora non l'avete fatto, fatelo adesso: lasciatevi attrarre, poiché solo così potrete essere strumenti, nelle mie mani, per la salvezza del mondo.
Gli antichi ebrei, guardando il serpente elevato sopra un'asta, venivano guariti dal morso dei serpenti, e si salvavano.
Il mondo ha bisogno di guardare il Crocifisso per salvarsi; e, se non guarda il Crocifisso, guarda però i crocifissi.
Il mondo guarda voi, figli! Guarda il modo con cui soffrite, guarda il modo con cui pazientate, guarda il modo con cui amate. Il mondo dimentica il Crocifisso, ma guarda i cristiani, che devono portare avanti una testimonianza, una fede, un discorso, una dottrina; guarda a voi, figli!
Io attraggo a me tutti coloro che si lasciano attrarre, perché possano diventare mezzi d'attrazione per tutto il mondo. Io vi attraggo e vi dico le stesse parole che dicevo dall'alto della croce: «Ho sete!». Figli, ho sete del vostro amore, amatemi! Ho sete di voi, delle vostre mortificazioni, della vostra bontà, delle vostre opere buone. Ho sete di una vita cristiana vissuta come desidero io. Ho sete di voi, ogni giorno. Ho sete di voi, e, come un moribondo assetato, mi avvicino a voi e vi dico: figli, non negatemi un sorso d'acqua! La vostra bontà sarà per me il sorso d'acqua. La vostra carità sarà per me il sorso d'acqua. Ad ogni istante me lo potete dare.
Siate buoni con tutti, con tutti, vi dico, perché tutti dovete attrarre al mio cuore; voi, crocifissi per amore col Crocifisso, sarete i mezzi per attirare gli uomini al Crocifisso.
Io vi attraggo a me e vi dico: «Oggi stesso sarai con me in paradiso», come l'ho detto al buon ladrone; e ve lo dico per aumentare la vostra speranza, per aumentare la vostra fede, perché, avvicinando malati e peccatori, abbiate per tutti la parola del conforto. Non lasciatevi mai vincere dall'incredulità e dalla disperazione. Quale offesa al mio cuore, figli! Sono venuto per salvare, e voi dubitate della salvezza delle anime, voi mettete in dubbio la forza della mia missione, la potenza del mio amore, la grandezza della mia misericordia. Allora voi mi negate il sorso d'acqua, voi non credete al paradiso.
Siate portatori di speranza, siate portatori di fiducia! Sempre, in tutti i luoghi: negli ospedali, per le strade, nei luoghi pubblici, portate fiducia, portate speranza! «Gesù ci vuole salvare», dovete dire; «Gesù vuole le vostre anime, Gesù vi vuole in paradiso con lui. Dovete essere la sua gloria, la sua conquista!». Abbiatela voi, per primi, questa fiducia! Non amareggiatemi con gli scrupoli. Non amareggiatemi col dubbio. Credete, figli, credete, poiché il mio amore è infinito.
Vi attraggo al mio cuore e vi dono la mia Mamma: la Madre addolorata, quella Madre che ha sofferto tutti i dolori possibili e che soffre per ogni vostro dolore. Ve l'ho data, perché poteste consolarla e confidarvi con lei. Ricorrete alla Mamma!
Non è la prima parola del neonato l'invocazione alla mamma? E non è l'ultima parola del morente? Ricorrete, dunque, a lei nelle vostre necessità. È la Madre addolorata, che capisce ogni dolore, che può consolare ogni sventura.
Ella è una mamma sublime, che ha saputo elevare la sofferenza e il dolore fino a renderlo uno col mio. Andate da lei! Fatevi aiutare! Ve l'ho data per madre. Siatele figli devoti, sempre, ogni giorno, per tutta la vita.
Figli, vi attiro a me e vi dico le parole che dissi prima di spirare: «Consummatum est». Vi invito ad avvicinarvi a me per valorizzare la vostra vita. Spendetela per il Signore! Non vale la pena di vivere per le cose del mondo. Molte volte i tradimenti, gli imbrogli, le cose cattive, vi capitano anche senza cercarle; fate in modo che la vostra vita sia consumata per il Signore. Egli è fedele, egli retribuisce fino all'infima parte tutto quello che voi fate. Sappiate offrire, sappiate offrire momento per momento! Ogni attimo della vostra vita vale un'eternità. Ogni giornata della vostra vita è un tesoro da riporre nei granai eterni. Sappiate viverla così, con me crocifisso, attratti da me crocifisso, nella consumazione dei vostri giorni per colui che è il Padrone della vita.
Vi attraggo a me, dicendovi le parole che rivolsi al Padre: «Padre, nelle tue mani raccomando il mio spirito». Figli, la vostra anima deve essere sempre nelle mani di Dio, poiché attorno a voi, come attorno a tutti gli uomini della terra, sta minaccioso il maligno, per portarvi via quel prezioso dono che avete: la grazia. Sappiate distinguere il bene dal male, sappiate distinguere il bene dal meglio, sappiate riconoscere le tentazioni del demonio, che portano all'amor proprio, alla divisione, all'odio, che portano al peccato. Figli, nelle mani di Dio, nelle mani del Padre, mettete in questo momento le vostre anime, e dite con me: «Padre, nelle tue mani raccomandiamo le nostre anime. Che nessuno di noi si perda e che nessuno di coloro che ti vogliamo in questo momento raccomandare possa essere attratto dalle lusinghe del mondo e dagli artigli del maligno».
Figli, lasciatevi attrarre da me sulla croce. Ma esaltate Dio ed esultate, quando io vi unisco a me e vi crocifiggo con me. Vi sono dolori morali, dolori spirituali, dolori fisici, che vi rendono simili a me. Sappiate valorizzare queste sofferenze e sappiate farne dono al Padre per tutta l'umanità. È un immenso tesoro, il dolore, che ricolma il mondo, ma diventa un tesoro di valore infinito, quando è unito alle mie sofferenze.
Figli, non lamentatevi, non piangete, non siate troppo facili a mostrare le vostre sofferenze al prossimo. Nascondetele nel mio cuore, unitele alle mie, io le soffro le vostre sofferenze. Io ho provato tutto nella mia vita e provo anche le vostre sofferenze morali e spirituali. Unitevi a me, ed esse assumeranno un valore infinito e darete gloria a Dio. Gioirete nella sofferenza, sarete felici, perché, quando io unisco a me un'anima, rendendola partecipe del mio soffrire, la rendo anche partecipe del mio infinito gioire, poiché io sono Dio e Dio significa anche felicità infinita.
Figli, vi benedico tutti. Chi ha la croce più grossa, la dia a me; chi ha la croce piccola, la porti con amore. Tutti quanti, salvati dalla croce, dovete glorificare la croce e portare nel mondo la croce, portarla trionfalmente col vostro esempio di cristiani tutti d'un pezzo, che sanno vivere, che sanno soffrire, che sanno anche morire per la gloria di Dio.
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