La virtù della Fede

 


Gesù


La fede è un grande dono di Dio che, quando viene accolta come luce che scende, senza discutere, porta ai cuori serenità e pace. Mi piace quella sete di Dio che vi fa desiderosi della sua parola, non meno che della sua volontà, non disgiunte dalla brama di vita interiore e di preghiera. Io sono sempre con voi e in mezzo a voi, poiché io sono il Buon Pastore e voi siete quelle pecorelle fedeli di cui conosco il nome e le abitudini e che io porto ai pascoli eterni. Anche voi conoscete me e perciò non mancate e non mancherete mai di nulla. Chi mi cerca mi trova, e chi si affida a me non perirà in eterno.

Diletta figlia. Credi nel Figlio di Dio? Credi in Me che ti parlo?

Ebbene, se avrai fede vedrai la mia potenza. Non ho sempre operato miracoli strepitosi? Ho dato la vista ai ciechi, l'udito ai sordi, la favella ai muti; ho fatto camminare i paralitici, ho risuscitato i morti e ho risuscitato Me stesso.

Credi che ora sia diminuita la mia potenza? Ricorda che Dio è immutabile. È sempre lo stesso Dio che ha creato il mondo, che lo conserva, che assiste a una a una le sue creature e che opera continuamente miracoli.

Vi sono miracoli che tu non vedi, ma che sono non meno grandiosi di quello della risurrezione dei morti.

Per ottenere da Dio miracoli di ogni genere occorre la fede. Vi ho detto nel Vangelo: «Se avrete fede quanto un granello di senape e direte a questo mondo: "Precipitati in mare" egli vi obbedirà».

La fede è indispensabile, è la base. La preghiera è il mezzo; senza fede la preghiera non è efficace. Senza preghiera la fede non si esprime: è lettera morta. Sono come due buone sorelle inseparabili. La fede ti fa conoscere Dio, la preghiera ti fa rivolgere a Lui.

La fede ti presenta alla mente gli attributi di Dio, le sue qualità. La preghiera, avvalendosi di questi attributi, osa presentare a Dio le proprie necessità e chiedere di essere aiutata.

La fede ti presenta il mondo governato da Dio in ogni sua manifestazione naturale, per mezzo di leggi già prestabilite, ma sempre attuali, poiché in Dio è tutto presente.

La preghiera ti eleva a Dio, perché tu possa invocare da Lui che gli elementi costantemente obbediscano alla mano provvida di Dio, osservando le leggi naturali.

Tu chiedi in forza della preghiera di essere preservata da cataclismi, terremoti, nubifragi, maremoti, alluvioni e disastri di ogni genere dannosi a te e agli altri.

Ma vi sono anche dei disastri spirituali che rovinano le anime. La fede te li mostra con le mie parole, che ripetutamente ho detto nel Vangelo: «Che vale all'uomo guadagnare anche tutto il mondo se poi perde l'anima?».

«Meglio sarebbe per lo scandaloso che gli si mettesse al collo una macina da mulino e lo si buttasse in mare, anziché scandalizzare uno dei miei figli».

«Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo; se la tua mano ti scandalizza, tagliala. Meglio andare in Paradiso con un occhio solo e con una mano sola piuttosto che andare all'inferno con tutti e due».

Vedi, figlia mia, come la fede ti fa vedere la superiorità delle cose dell'anima su quelle del corpo e come te ne fa anteporre l'importanza.

Ecco perché devi sempre chiedere prima ciò che riguarda l'anima, poi ciò che riguarda il corpo. Prima i beni dello spirito poi tutto il resto. Non ti ho detto: «Che vale possedere tutto il mondo se poi si perde l'anima?».

La fede dunque ti mostra l'importanza della vita eterna rispetto alla vita presente. Ecco perché vi ho detto di chiedere anzitutto la salvezza dell'anima, il mio Regno e poi tutto il resto.

Quando ti metti a pregare (e tu puoi pregare continuamente se mi offri le azioni come atti d'amore), ravviva la tua fede: vedimi accanto a te, operante con te e non aver timore di chiedere miracoli.

Più grande sarà la tua fede, più fervente e sincera sarà la tua preghiera e più numerosi e facili saranno i miracoli. Entreranno a far parte della vita quotidiana. Dove non puoi arrivare tu, arrivo Io con la mia grazia. Dove non arrivi con la tua impotenza, arriva la mia onnipotenza.

Non temere, abbi fiducia. «Credi tu nel Figlio di Dio?» ti dico ancora. Se tu credi vedrai i frutti della tua fede.

Chiedi e spera contro ogni speranza. Unica cosa che non devi fare è questa: fissare il giorno. Non puoi dire al Signore: «Domani esaudiscimi». Per Lui domani o l'anno prossimo è lo stesso. Egli sa come e quando ti deve esaudire.

L'importante è che tu abbia fede e preghi.

Ricordi quanto Santa Monica ha pianto per il suo figlio Agostino? Infine ha ottenuto uno strepitoso miracolo, che onora Dio e la Chiesa di tutti i tempi.

Regolati così dunque nella preghiera, fatta con fede e con fiducia. Chiedi tutte le grazie che desideri, anteponendo sempre ciò che vale per la vita eterna, e il resto ti verrà dato per sovrappiù.


Maria


Figli diletti, con tanta gioia mi trovo qui in mezzo a voi!

Che dono meraviglioso la fede! Disse Gesù che ne basterebbe tanta quanto un granello di senape a trasportare le montagne. Ricordate quanto si commuoveva il mio Figlio davanti a chi manifestava di aver fede? Ricordate la guarigione dell'emorroissa e quella del servo del centurione? Voglio farvi menzione di questo fatto per incoraggiarvi.

Il centurione si era mosso da casa, dove giaceva un suo servo malato, e, raggiunto Gesù, lo pregò per la guarigione di lui, che gli era caro. Gesù sarebbe andato a casa del centurione ed avrebbe operato il miracolo, ma il centurione, con una fede viva, disse a Gesù che anche a distanza poteva guarire il suo servo, poiché nulla gli era impossibile. Gesù ammirò la sua fede, si commosse e operò il miracolo.

Io desidero che la stessa fede di quell'uomo animi le vostre suppliche, le vostre preghiere. Tutti avete delle spine nel cuore: figli che non credono, mariti che non praticano, e malati nel corpo a cui attendere. Di bisognosi, di poveri, di scontenti, siete pressoché tutti circondati.

Ebbene, quando venite ai piedi dell'altare, quando venite a pregare in questi bei gruppi di preghiera, è il momento di avere la fede del centurione. "Tu puoi stare qui nel tabernacolo, potete dire a Gesù, ma quelle conversioni, guarigioni e grazie che noi ti chiediamo le puoi fare anche a distanza, perché le menti e i corpi degli uomini sono soggetti a te. Tu puoi tutto e siamo certi di essere esauditi".

La fede è una virtù teologale che vi fa credere in Dio, nel suo Figlio Gesù e nella Chiesa, come depositaria della verità divina. La fede è una virtù di capitale importanza. Infatti, il Signore ha detto che chi avrà fede e si farà battezzare, sarà salvo.

Vi sono molti che rinunciano spontaneamente a questo dono. Preferiscono essere atei, non credere in Dio e in tutto ciò che lo riguarda. È una cosa terribile per un'anima quella di rifiutare il dono del Signore, poiché, anche se non si vuole accettare Dio e la sua legge, si dovrà ugualmente da Lui essere giudicati.

È da stolti negare la luce del sole e costringere sé stessi a vivere nelle tenebre. È un grande errore, poiché la fede non è solo l'ancora di salvezza, ma anche la difesa della vita dell'uomo dai pericoli che continuamente l'assediano.

È assurdo cercare la felicità lontano dalla fede, poiché Dio soltanto è somma felicità, e solo chi crede in Lui e a Lui si affida, gode di quella gioia che diventa insuperabile a confronto delle piccole soddisfazioni che l'uomo cerca.

È in Dio ogni bene e, siccome Egli comunica con le sue creature per mezzo di Gesù, suo Figlio, che ha preso un volto umano incarnandosi nel mio seno, chi trova Gesù e lo conosce e lo ama, scopre il paradiso, e la vita terrena diventa una tranquilla prova da superare, in cui i dolori si trasformano in amore e servono a purificare le anime rendendole degne di Dio.

Ma vi ho detto che la fede vi fa accettare e ubbidire alla Chiesa, come depositaria della verità. Quante persone rifiutano questa fede e questa ubbidienza, facendo della propria testa il proprio palazzo, purtroppo di carta! E, rifiutando quei mezzi che solo nella Chiesa si possono avere per mantenere una vita retta, cadono di errore in errore, di peccato in peccato.

Vi è un segno che significa le cose più grandiose contenute nella fede, lo si chiama il segno del cristiano: è il segno della croce. Non vergognatevi mai di segnarvi con la croce! Vi è un motivo di vittoria in questo segno. Il grande vittorioso fu Colui che vi fu confitto, e proprio dopo essere morto sulla croce attrasse tutti a sé.

Volete cominciare bene le vostre giornate perché trascorrano nel nome del Signore? Iniziatele col segno della croce. Volete che alla vostra mensa sieda il Signore per benedire il vostro cibo e coloro che lo prendono con voi? Segnatevi con la croce. Volete che il vostro lavoro sia benedetto e torni a gloria di Dio e al bene delle vostre anime e dei vostri familiari? Compitelo nel nome del Signore. La fede accompagni la vostra vita per darvi benessere e felicità.

Io vi benedico ad uno ad uno, segnando la vostra fronte col segno della croce.

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