Tutti avete bisogno di conversione

 


29 marzo 1973.

Figli diletti, apostoli del mio amore, siate benedetti!

Sono qui con voi come in quel Giovedì santo in cui, donando agli apostoli il mio Corpo e il mio Sangue, sotto le specie del pane e del vino, esprimevo loro tutto l'affetto del mio cuore.

Mi avevano capito, in quel momento? Sì, mi avevano capito e con entusiasmo si ripromettevano di seguirmi dovunque tutti, eccetto il figlio della perdizione, che già si era accordato con i soldati per la mia cattura.

Sì, mi avevano capito ed avevano desiderio di ricambiare l'amore, tanto che Pietro uscì in quell'espressione: "Io verrò con te, anche se dovessi morire!".

È facile lasciarsi prendere dagli entusiasmi in un momento di gioia o quando gli avvenimenti lieti vi accompagnano; ma non è tanto facile perseverare nella fede e nell'amore.

Ecco perché v'invito a mettere nella vostra vita di fede delle solide basi. Occorre operare in voi una vera conversione e la preghiera ve ne deve ottenere la grazia e l'aiuto soprannaturale.

Giovanni, sulle rive del Giordano e nel deserto, predicava alle folle: "Convertitevi!". Ed anch'Io ripetevo, nella mia predicazione, questo importante invito.

Convertitevi!, dico ancora a voi. Mi potreste obbiettare che già conducete una vita buona, che vi recate in chiesa ogni giorno, che venite in questo luogo ogni volta che potete. Eppure anche voi avete tanto bisogno di convertirvi.

Nella vostra vita vi sono ancora troppe imperfezioni, troppe mancanze. Dovete perfezionare la vostra opera.

Che fa il pittore o lo scultore? Ripassa il pennello mille e mille volte o ritocca con lo scalpello, per rendere più perfetto il suo capolavoro? Così dovete fare anche voi.

Non vi deve pesare nessun sacrificio e la vostra volontà deve essere sempre più impegnata al raggiungimento del fine. Non potete procedere a caso. Vi ho parlato, nel Vangelo, di grandi conversioni, anche sotto forma di parabole. Vedete il Figliol prodigo: dopo essersi trovato nella miseria estrema pensò, rifletté e decise. Quando ritornò dal padre, il suo desiderio di conversione era già in atto: era già frutto di buona volontà.

Così, figli, nessuno è tanto buono da non aver bisogno di convertirsi, cioè di rivolgersi a Dio, chiedendo il suo aiuto per migliorare.

Il primo passo consiste nel riflettere, nel vedere a che punto siete. Guardate come sono le vostre relazioni non tanto con coloro che qui come voi pregano, ma col vostro Dio e col vostro prossimo più vicino, che è dato dal vostro nucleo familiare e dai vostri parenti.

Siete in armonia con Dio se la grazia dimora in voi, escludendo il peccato mortale. Vi trovate a buon punto coi vostri familiari, se amate in profondità esercitando quella carità che ha di mira la salvezza della loro anima. Nulla vi deve sembrare troppo per ottenere quelle conversioni che vi stanno a cuore. La rinuncia al sonno, al divertimento e a tutto ciò a cui vi è lecito rinunciare deve essere l'arma che, unita alla preghiera, farà forza sul cuore di Dio.

Forse avete, molte volte, dei desideri santi. Vorreste vedere i vostri figli buoni e affezionati; ma dimenticate di chiedere che essi siano affezionati soprattutto a Dio, loro Padre, che un giorno sarà loro giudice.

Che ne dite, figli? Qui occorre una conversione da parte vostra: dare all'anima tutto il suo valore per saper morire, come è morto il vostro Gesù, per le anime.

Come il Figliol prodigo pensò e ripensò, anche voi dovete pensare, per poter poi decidere.

È meraviglioso essere in grazia di Dio: essa è come una ricchezza in continuo aumento. Voi andate ricevendo doni innumerevoli e di immenso valore. Che cosa potrete fare alla ricerca di una vera conversione? Lo sforzo di ciascuno di voi deve essere rivolto ad una corrispondenza sempre più generosa a questi doni.

Quante meschinità, quante miserie nella vostra vita, dovute all'amor proprio che fa capolino ad ogni istante e che tenta di rovinare le giornate e le ore più belle.

Figli miei, convertirsi è elevarsi, è camminare, è correre, è fare dei voli nella via dello spirito. Sì, occorre quel colpo d'ala che vi faccia dimenticare, sorridere, calmare le acque e capire gli altri. Occorre un po' di eroismo per saper vincere quella suscettibilità che porta alla discordia e all'ira.

Il vostro incontro con Me vi rechi sempre più un desiderio vero di conversione e di santità. Se il pensiero delle vostre mancanze vi lascia indifferenti o freddi, è brutto segno. Se invece suscita in voi l'esigenza di una decisione profonda ed efficace, ringraziate il Signore, perché potete dare inizio alla vostra conversione.

Così sono avvenute le conversioni più importanti nella Chiesa, raffigurate dal ritorno del Figliol prodigo.

Non avreste i più grandi santi, nella Chiesa, se non vi fosse stata, in queste anime, la decisione pronta di vincere ogni difetto che li allontanava dalla fedeltà a Dio, per avvicinarsi a Lui, bontà infinita.

Vi aiuto, figli, e vi benedico. Non vi minaccio castighi a non finire, ma vi chiamo con affetto infinito al mio cuore, in cui voglio custodirvi per darvi modo di apprezzare la mia misericordia.

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