Vivo e opero in voi

 


5 Febbraio 1976.

Figlioli miei, sono Gesù in mezzo a voi. Desidero ritemprare la vostra fede cosicché siate sempre meglio miei testimoni nel mondo.

Urge la vostra opera, ma è ancora più urgente che voi diventiate santi perché la santità è indice sicuro della mia presenza operante nel mondo. Chi è Dio se non il Santo dei santi?

Ma come possono gli uomini credere in Dio se non vedono i seguaci del suo Figliolo tendere alla santità, acquistare la santità, vivere da santi?

Da che esiste il mondo vi furono uomini che, chiamati da Dio ad una missione particolare, furono arricchiti di grazie particolari alle quali corrisposero con la pratica della perfezione nella loro vita.

Vi furono i profeti e i santi re che, anche se caddero in gravi peccati, tanto piansero e si pentirono e dimostrarono di credere in Dio.

Nella pienezza dei tempi, io venni e diedi ai miei seguaci un modello di vita da condurre in santità. Mi imitarono gli apostoli e i miei discepoli: i primi morirono martiri, i secondi furono perseguitati. Ma anche dopo la mia e la loro morte, che fu una testimonianza, vi furono sempre lungo i secoli coloro che mi testimoniarono con la santità della loro vita fatta di eroismo e con una morte santa.

Tutti i miei figli sono chiamati a continuare e a dimostrare la mia presenza nel mondo così: praticando i Comandamenti nel modo più completo e accettando le verità della fede in modo tale da essere pronti a dare la vita piuttosto che venir meno e a sperare nella vita futura, vera vita che durerà eternamente.

È perciò indispensabile la carità, la fede e la speranza, come mezzo per santificarsi e per assomigliare non solo a me, ma anche a quella schiera di santi che vi vengono dati come modelli.

Quando perciò siete presi dal desiderio di fare qualcosa che possa piacere a Dio e vi domandate non senza una certa ansia: "Che cosa vorrà Gesù da me?", ecco la risposta che io vi do: "Dimostrate che io sono vivo ed operante nel mondo e in voi mediante la vostra santità". E se volete approfondire ancora di più, vedete a che punto siete nella pratica delle tre virtù teologali, su cui anche in modo eroico dovete basare la vostra vita.

Una fede eroica vi farà credere anche quando tutto sembra cadere attorno a voi, anche quando interessi, salute, benessere vanno a rotoli. Saprete dire: "Credo nella bontà di Dio e nella sua provvidenza", anche quando vi venisse a mancare non solo il superfluo, ma anche il necessario.

"Credo nella misericordia di Dio", anche quando la debolezza della vostra carne o i pericoli che vi circondano vi facessero cadere.

"Credo tutto ciò che Gesù insegna per mezzo della Chiesa", anche se da parte di coloro che dovrebbero insegnare il bene ne venissero degli esempi malvagi.

"Credo che Dio non vuole il male, ma lo permette se gli uomini, usando della loro libertà, lo commettono e perciò non posso e non voglio attribuire a Dio ciò che è soltanto frutto di cattiveria umana e diabolica".

Ecco che da questi atti di fede, che possono divenire eroici, conseguono i propositi che sono l'attuazione della carità. Allora voi diverrete capaci di dire: "Signore, ti amo anche se tutto mi va storto. Ti amo anche se le persone mi perseguitano, anche se le disgrazie più disparate piombano sulla mia casa, anche se sono circondato da gente che ti impreca e bestemmia. Ti amo e voglio osservare la tua legge, dal primo all'ultimo comandamento. Ti voglio onorare come unico e vero Dio. Voglio non solo non nominarti invano, ma anche combattere la bestemmia. Voglio osservare il precetto festivo e riconoscere il diritto che tu hai di avere un giorno riservato per te.

"Voglio al mio primo prossimo, genitori, figli, parenti, dedicare tutte le mie premure e il mio affetto. Non voglio togliere a nessuno il suo, ma voglio esser giusto. E nemmeno voglio in alcun modo togliere la grazia dell'anima con il peccato di scandalo e con quei mezzi che attualmente sono strumenti diabolici.

"Ad ognuno il suo: la sua roba, la sua donna, la sua grazia".

Figlioli, vi ho fatto passare rapidamente quella legge morale che è necessario osservare per essere nell'amore di Dio e del prossimo ed essere santi.

Ma vi voglio ricordare come la speranza cristiana non può ammettere certe ideologie basate sul materialismo, poiché voi lo sapete che aldilà di questa vita vi attende un'altra vita. Pensare che tutto finisca in due metri di terra è un'offesa grave alla giustizia di Dio, è negare l'immortalità dell'anima, è come negare Dio che l'ha creata bella, spirituale e immortale.

Figlioli, la fede, la speranza e la carità siano il vostro distintivo, la dimostrazione pratica della vostra santità. Solo se sarete santi sarete miei testimoni di cui non mi dovrò vergognare mai, né mentre vivete, né davanti al Padre a cui vi presenterò come mia conquista.

Arrivederci, figli. A chi parte per qualche giorno di preghiera e di raccoglimento la mia benedizione particolare. Ricordate che non sarà ciò che sentirete che vi trasformerà, ma la mia grazia di cui cercherete di fare una grande provvista per poter esercitare le virtù.

A tutti il mio abbraccio e un affettuoso arrivederci.

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