Dio è amore
26 Febbraio 1976.
Figli diletti, sia pace a voi e grazia! Sono Gesù Misericordioso qui in mezzo a voi. Sono padre e maestro e desidero effondere su di voi la mia benevolenza e la mia luce.
Non sono doni che voi potete vedere, ma ne potrete costatare gli effetti.
Come padre desidero unire i vostri cuori fra di loro e con me, perché si abbia a formare quell'unità che è forza divina. Desidero anche allargare i vostri cuori alla fiducia, poiché voi sapete che un padre buono non può rifiutare quell'aiuto e quella provvidenza di cui i figlioli abbisognano. Dovete accogliermi come padre, credere con fermezza che non sarete provati oltre le vostre forze, anche se vi sembrasse di non farcela più a portare quelle determinate croci.
Oh, figli, come vorrei convincervi ad abbandonarvi fra le mie braccia con serenità nonostante l'imperversare della bufera, poiché sul mio cuore non avete nulla da temere.
Vi voglio però ammonire di una cosa: sappiate che molte croci che derivano dai vostri sbagli o dal vostro carattere vengono da voi stessi aggravate e perciò rese insopportabili. Sappiate controllarvi e sappiate guardare ogni difficoltà con un certo ottimismo e con fede.
A tutto può esserci rimedio e, se vi affidate a me giorno per giorno, io riparo i vostri sbagli, correggo ciò che è difettoso e dono la pace del cuore.
Che vale che tante volte vi mettiate in agitazione per determinati guai, quando non dipende da voi il toglierli? Voi pensate a comportarvi con me come un figlio buono si comporta verso il padre ed io supplisco alla vostra incapacità.
Vi dico e non mi stancherò mai di ripetervi: pensate ad amarmi; è tutto per voi e per me. Amatemi anche per coloro che non mi amano ed io saprò tirare come una rete misteriosa che avvolgerà tutti, riportando al bene i lontani.
Figli, ci pensate qualche volta che cosa mai voglia significare per me essere padre? Se la paternità umana è una responsabilità e un dovere che incombe su tutta un'esistenza, che cosa sarà per Dio questa paternità?
Se un padre è capace di sacrificare la propria vita per i figli, che cosa non vorrò fare io per queste creature, fatte a mia immagine e somiglianza?
Come vorrei che capiste la bontà infinita di Dio per rendervi consapevoli del dovere che avete di corrispondervi! Se voi foste veramente convinti che Dio è Amore e che tutto in lui è uno sprigionare di amore verso i suoi figli, cambierebbe tutto nella vostra vita.
Credete all'Amore e non ponete Dio al di sotto degli uomini.
La bontà umana per quanto grande è sempre frammista ad un certo amor proprio e ad un certo egoismo. Se trovate persone generose che dimenticano se stesse per gli altri, le considerate eccezioni.
In Dio l'amore è essenza, è cioè una qualità che si confonde con la sua stessa persona. Ne derivano perciò tutte quelle conseguenze che umanamente vi possono sembrare un'assurdità, ma che sono una realtà inconfutabile.
Dio non conosce né ira, né sdegno, né vendette, né piccíneríe. Dio ama infinitamente ciascun uomo della terra; ama l'anima di ciascuno e la vuole salva. Non c'è colore della pelle o bruttezza fisica. Non c'è miseria che ricopra questi figli, che non gli tocchi il cuore.
Ogni male deve essere guardato perciò con gli occhi di Dio e come egli se ne serve per avvalorare la vita eterna di ciascuno, così ognuno deve vedere la propria vita alla luce dell'eternità.
Dov'è possibile concorrere con la volontà, con l'azione, con la ragione e con la libertà a togliere e impedire i mali umani, occorre farlo, perché Dio li permette ma non li desidera. Chi perciò procura di star bene nel corpo mantenendo una regola nell'alimentazione o servendosi di medicinali, fa bene. Chi può aiutare altri a guarire o a star bene, fa bene.
Chi essendo più istruito cerca di approfondire le verità e di insegnarle agli altri, fa bene. Chi avendo forza e volontà per lavorare si adopera per aiutare gli altri, fa bene.
Ma quando i mali sono come resi oscuri per i medici e per i pazienti, quando il capire diventa difficile e molti rifiutano i vostri insegnamenti, non turbatevi. Io sono padre e conosco bene tutte queste vostre pene. Sappiate riceverle come un dono. Amatemi attraverso la croce ed essa diventerà luminosa. Ecco perché vi dico: sono vostro maestro. Io ho portato la croce e ne conosco la misura. Io ho provato che cosa sia il tradimento, la persecuzione, l'abbandono degli amici, la calunnia.
Per tutte le vostre situazioni dolorose, io ho comprensione e commiserazione. Io le ho vissute tutte. Il demonio, che voleva vincere la mia fame con l'offerta di doni illeciti, che voleva tentarmi di superbia e di lussuria, sa che gli uomini sono fragili.
Io però sono dalla vostra parte e voi sapete che con la preghiera e con il digiuno potete vincere lui e tutte le cattiverie che vi circondano. Sappiate adoperare questi mezzi che io pure ho adoperato per insegnare a voi e vedrete molte cose cambiare e risanarsi le famiglie e la società.
Figlioli, grazie per i sacrifici che mi offrite. Fate sempre unità e la forza della vostra preghiera sarà come quella delle turbine elettriche che può illuminare paesi e città e muovere le macchine costruite dall'uomo.
Vi benedico, figli. Rimanete con me ora e sempre!
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