Richiamate tutti al mio cuore
11 Dicembre 1975
Figli diletti e cari, sono con voi! Sono Gesù di Nazareth, Gesù profeta, Gesù uomo, Gesù sacerdote, Gesù Figlio di Dio. In quest'ultimo appellativo potete riassumere ogni cosa: luce, sapienza, bontà, giustizia e misericordia.
Io desidero attrarre a me tutti gli uomini e salvare tutti. La mia missione salvifica, cominciata dopo la caduta dei vostri progenitori, si realizzava per le anime che credendo nella bontà di Dio aspettavano il Messia promesso. Si realizzò con la mia passione e morte e continua e continuerà a compiersi nel mondo per mezzo del sacrificio della santa Messa e dei sacramenti che, donando agli uomini la grazia, permettono di purificare le anime e di inserirsi nel mio Corpo mistico che è la Chiesa.
La passione continua e la salvezza si realizza, ma, come nell'Antico Testamento vi furono i profeti che annunciarono la salvezza, così oggi occorrono i nuovi profeti, che non annunciano cose nuove ma che, risvegliando la fede in me e nelle verità divine, invitino le anime a servirsi dei mezzi di redenzione e di salvezza per cui possano ritornare a me e conoscermi meglio.
Il mio invito oggi è rivolto a tutti voi che volete propagare il bene, vivere cristianamente e portare altri a conversione. Dico perciò con grande insistenza: siate profeti! Chi sono questi personaggi se non gli annunciatori del regno di Dio? Ebbene, voi pure lo dovete essere.
La parola di Dio, che risuona in modo facile e che penetra nella vostra mente e nel vostro cuore, non deve essere lettera morta. Dovete essere come Giovanni la voce che grida nel deserto. Il mondo è il grande deserto dove gli uomini muoiono di sete e di fame. Voi avete la possibilità di proclamare la parola di Dio che è come acqua pura di sorgente ed è pane spirituale saporito e nutriente. Annunciatela e che le vostre parole scendano come preziosa rugiada a dissetare le pianticelle avvizzite e bruciate dal solleone delle passioni.
Siate profeti che annunciano la salvezza. Non vogliate spegnere i lucignoli che fumigano o spezzare le canne che si piegano.
Se tutti avete bisogno di aiuto e di conforto, coloro che sono lontani da Dio col peccato o perché particolari tentazioni hanno avuto il sopravvento, a maggior ragione ne hanno.
Richiamate tutti al mio cuore e dite che io sono il Medico delle anime, che desidero consolare risanando. Non vi ho detto: "Venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi ed io vi ristorerò"?
Ma perché gli uomini non mi capiscono? I problemi morali e spirituali solo con la fede si potranno risolvere, e quelli del lavoro e i problemi che riguardano il progresso ed il benessere si potranno pure risolvere applicando quei principi morali che solo la religione vera può dare, perché essa sola insegna a vincere l'egoismo e il proprio interesse e a superare quella mediocrità a cui porta la pigrizia, l'indolenza e la fannullaggine.
Figlioli, vi voglio tutti annunciatori di verità. Anzitutto con l'esempio. Giovanni nel deserto predicava la penitenza, ma lui per primo la praticava. Così posso dire di ogni altra virtù.
Si disse di me che cominciai a fare e ad insegnare. E non trascorsi trent'anni nell'ubbidienza e nel lavoro assiduo prima di cominciare quella vita pubblica in cui dovevo far conoscere la dottrina divina?
Così voi cominciate a fare e il vostro profetare sarà veramente efficace.
Per ciò che concerne le vostre profezie, sappiate tener di mira il Vangelo: esso è il libro di tutti i tempi. E quegli insegnamenti che vi vengono dati qui, non sono che spiegazioni facili di esso, che ogni mente può capire.
Il Vangelo è imperniato sulla carità. Alcuni pensano che carità voglia significare elemosina e si rifiutano di essere quei poveri a cui si deve dare l'obolo dei poveri. In realtà la carità è amore, ma nel mondo tutti abbisognano degli altri. Ognuno può dire di sé: "Io sono povero tra i poveri" e non disdegnare di ricevere aiuto dagli altri.
Siate profeti di Dio, annunciate agli uomini la sua misericordia infinita, ma ricordate a tutti che, aldilà di questa vita che finisce presto, comincerà un'altra vita e la giustizia di Dio si manifesterà nella sua grandezza premiando i buoni e castigando i cattivi.
Ricordate, figli, che Dio non è un despota e non è come gli uomini soggetto ai cambiamenti di umore, per cui possa adirarsi, anche se voi non potete e non sapete esprimere i sentimenti di Dio che con parole umane.
Dio vuole tutti buoni: voi diffondete la bontà. Vuole che la sua luce illumini le vostre menti: voi diffondete la verità. Vuole che si creda alla sua misericordia infinita: e voi siate misericordiosi, perché solo per mezzo vostro potranno credere.
Io vi accompagno nella vostra azione profetica. E se mi ascolterete ne avranno vantaggio tutti, poiché io darò la grazia e la luce secondo la necessità e il campo di lavoro.
Quando Giovanni parlava nel deserto, poche persone lo ascoltavano, ma da una persona all'altra la voce si diffondeva e richiamava le folle.
Così dalla famiglia alla società, alla Chiesa, il bene si diffonde e ingrandisce per la gloria di Dio e il bene di tutti.
Vi benedico, figli. Benedico i miei ministri. Arrivederci! Grazie per quei sacrifici che mi offrite anche in questo luogo.
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