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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Siate strumenti della provvidenza divina

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  1 giugno 1972 Figli miei, eccomi qui con voi, come uno di voi a supplicare il Padre. Sono il vostro Gesù di misericordia infinita, sono il Pane vivo disceso dal Cielo per essere il nutrimento, il conforto, l'amico, il fratello dei miei figli. Sono qui con una presenza reale. Sono qui per invitarvi ancora, come feci con i miei apostoli, a cibarvi ogni giorno delle mie carni. Vi ripeto perciò con tutto il desiderio del cuore e con la forza della mia volontà: «Prendete e mangiate il mio corpo». L'anima come il corpo hanno bisogno di alimento per vivere. Io nutro le anime di Me. In certi casi faccio vivere anche i corpi con la sola comunione. Ma in via normale, il mio corpo, il mio sangue, la mia anima unita alla mia divinità, danno alle anime quella forza, quella vitalità, quell'energia spirituale che le immunizza nelle tentazioni, le aiuta ad affrontare le difficoltà e le rende sante. Il cibo che dono è sostanzioso e va accolto con fede e con l'anima pura. Ho indi...

Nel mio cuore troverete luce e forza

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17 maggio 1972. Figli miei, eccomi sono qui in mezzo a voi sotto le spoglie di poco pane. Sono il vostro Gesù, lo stesso che nacque da Maria sempre Vergine, che visse trent'anni sottomesso a Lei ed a Giuseppe, che rivestì l'incarico di padre e mi educò, che mi nutrì e col quale collaborai apprendendo da Lui il mestiere del falegname. Sono lo stesso Gesù che, dopo essere vissuto in umiltà tutta una vita, diedi a tutti i bisognosi il conforto della parola, il segno dei miracoli. Sono il vostro Gesù che, dopo tre anni di vita pubblica spesa facendo del bene a tutti e facendo bene ogni cosa, fu inchiodato al legno della Croce. Ma alla mia morte seguì il mio trionfo: infatti dopo tre giorni risuscitai e dopo quaranta giorni salii al Cielo promettendo ai miei fedeli lo Spirito Santo e un posto accanto a Me in Paradiso. Non lasciai orfani i miei figli. Vi lasciai l'Eucaristia che mantiene la mia presenza fisica immortale nel mondo. Ecco: vi apro il mio Cuore e vi invito ad accog...

Datemi della vostra acqua e vi disseterò con la mia

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25 maggio 1972. Figli miei, anime riparatrice desiderose di dare al mio Cuore conforto, ecco. Io vi apro il mio Cuore e vi accolgo come uccellini implumi (senza penne) perché possiate trovare quel calore e quell'alimento che vi necessita. Sono il vostro Gesù, l'eterno mendicante del vostro amore, l'eterno assetato della vostra perfezione. Vi ho detto un giorno: «Chiunque darà anche un solo bicchiere d'acqua nel mio nome, avrà una ricompensa». Io vado chiedendo a tutti un sorso di acqua che mi disseti; ed oggi a voi, con insistenza particolare, chiedo acqua e ve la chiederò ogni giorno in mille modi. Siate certi: non vi mancherà la ricompensa. Vi chiedo dell'acqua come quando Bambino chiedevo alla mia Mamma che mi dissetasse. Ve la chiedo come quando chiesi alla Samaritana che ne attingesse per me dal pozzo, affinché Io potessi poi farle dono della mia acqua, quella della Grazia, bevendo la quale non avrebbe avuto più sete in eterno. Ve la chiedo come ai miei amici...

Supplicatela e lasciatela agire

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  1 Maggio 1975 Figli diletti, è bello unire alla riparazione che voi volete dare al mio cuore amareggiato un pensiero di devozione e di fiducia verso la creatura che meglio di ogni altra capì i miei dolori e con più riparazione ed amore diede al mio cuore consolazione. Ecco perché oggi il vostro Gesù vuol farvi rivivere tre momenti particolari della vita della Madre sua, perché vi siano di aiuto a trascorrere bene il mese a Lei particolarmente consacrato. Portatevi per un istante nella grotta di Betlemme e vedete la mia giovane Mamma tenere fra le braccia il suo bambino. Vedete silenziosi e timorosi entrare in quella grotta i pastori di ogni età, dai giovanissimi agli anziani, tutti portando i loro piccoli preziosi doni: piccoli per il loro valore, preziosi per l'utilità e la necessità del momento. Maria infatti, la più povera delle madri, aveva in quel momento bisogno di tutto. Vedete quella dolce creatura accogliere con bontà e benevolenza quella gente umile e generosa e ...