Amate tutti
19 Dicembre 1974
Figli diletti e cari, sia tanta allegrezza nei vostri cuori e tanta bontà, poiché quella salvezza che gli uomini per secoli e secoli aspettarono si è compiuta e si compirà continuamente fino alla fine del mondo.
Sono Gesù, Figlio di Dio, e vi rivolgo questo invito perché non venga mai meno in voi la speranza. Anche quando in voi e attorno a voi tutto sembrasse finito, voi dovete credere che il Figlio di Dio, che continuamente opera nel mondo, può sconvolgere ogni cosa e può portare nel mondo quella pace, quell'amore e quel pentimento che serve a purificare le anime.
Oh, ditemi: non ho lasciato il cielo, dove col Padre e con lo Spirito Santo godevo di una gloria e di una gioia perfetta? E non mi feci uno di voi per insegnarvi a vivere una vita divina? Non ho vissuto come voi e non ho forse capito le vostre debolezze? E come avreste potuto conoscere il Padre e salire fino a Lui ed avere il perdono delle vostre colpe se io non fossi sceso sulla terra, non avessi rivestito carne umana e non vi avessi presi per mano per condurvi fino al cielo?
Ringraziate, vi prego, il Signore e Creatore del cielo e della terra per questi doni di misericordia infinita. Non erano forse gli angeli superiori agli uomini più perfetti, più sapienti? E perché mai agli uomini tanta degnazione e tanta bontà da parte di Dio che il Figliolo suo dovesse farsi uno di loro?
Non sapete, figli, che un atto d'amore vostro mi fa sussultare di gioia? Se la vostra gratitudine verso Dio si manifestasse con tanto amore e tutta la vostra vita fosse una manifestazione d'amore attraverso la vostra bontà, non vi pare che potrei veramente essere contento di voi?
Orsù, figli, è questo l'impegno che desidero darvi: non fate distinzione di sorta. Amate tutti e riversate su tutti quella bontà di cui Dio è la sorgente e di cui voglio riempirvi il cuore.
Amare è dimenticare le offese e dare a tutti quella pace che io dò a voi perdonandovi.
Quante miserie nel mondo, create da incomprensioni e da odii e rancori! Forse una inezia ha causato i primi scontri, forse suggestioni diaboliche vi hanno fatto scorgere nel fratello un nemico. Oppure l'egoismo e gli interessi troppo umani hanno creato lotte e diffidenze e liti su ogni piano.
Che si fa solitamente quando due nazioni sono in lotta tra di loro? Nell'avvicinarsi del Natale si fa una tregua; da una parte o dall'altra si chiede e si concede. Dopo il Natale ricominciano discordie e guerre.
Io desidero da parte vostra la tregua natalizia, ma desidero che questa tregua duri per tutta la vita, poiché non è possibile che io possa perdonare a coloro che non amano di essere in pace con tutto il loro prossimo. Non dovete escludere nessuno, perché tutti sono figli dello stesso Padre e tutti siete destinati al paradiso.
Se mi amate e volete considerare la mia venuta fra di voi un presagio di quella venuta sulla terra che io farò alla fine del mondo, dovete guardare ogni persona ed ogni avvenimento alla luce di quella realtà.
Io verrò ancora sopra le nubi del cielo portando la croce luminosa simbolo della redenzione, per giudicare i vivi ed i morti. I vivi alla grazia, i morti per il peccato: a tutti sarà resa giustizia secondo i meriti e i demeriti.
Ma perché gli uomini vorranno ergersi a giudici? Perché vorranno condannare, perché biasimare e conservare rancori ostinati e cattivi? Non sarò io che a mezzo dei miei angeli dividerò i buoni dai cattivi, come l'agricoltore divide la zizzania dal buon frumento? Le cose di questo mondo passano presto e la vostra bontà esercitata nelle opere di misericordia rimarrà sempre.
Vi pestano i piedi, insolentiscono verso di voi, vi calunniano, vi deridono, vi trattano male? Guardate il mio esempio! Chi più malmenato di me?
Io vissi duemila anni fa come voi sulla terra e ancora mi si combatte, mi si calunnia, mi si vorrebbe morto e mi si uccide togliendo la fede ai miei figli e facendo perdere l'innocenza a tanti bambini.
Eppure il mio perdono è sempre pronto per chi si umilia. Io vado alla ricerca delle pecorelle smarrite con la stessa ansia del pastore. Io guardo le anime per scrutarle: un minimo di buona volontà mi attira verso di loro e mi commuove.
Fate così anche voi. Andate incontro a tutti con cuore aperto, sempre pronti a beneficare, a capire, a perdonare tutti. Non dimenticate: con la stessa misura che voi adopererete per gli altri sarete misurati.
Un solo essere dovete odiare: è il demonio che per odio contro Dio vuole la vostra dannazione. Combattetelo con la preghiera e agendo contro quelli che sono i suoi insegnamenti e quelli del mondo. Io combatto con voi perché sappiate vincere le tentazioni di cui vi fa oggetto. Non temete, ma mantenetevi piccoli davanti a Dio: il demonio non potrà avere il sopravvento.
Ed ora, mentre a tutti e a ciascuno dono il mio abbraccio di pace che voi porterete a tutti i vostri cari, vi prego di portare alla mia culla un pentimento sincero di ogni vostra colpa e tanto amore.
Arrivederci, figli. Venite alla mia culla, venite al mio tabernacolo, in cui giornalmente rinasco, per dirmi il vostro amore: io vi darò il mio senza riserva.
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