Caino e Giuda ancora nel mondo

 


20 ottobre 1971.

Figli miei, sono in mezzo a voi con il cuore squarciato e vorrei farvi intendere l'immenso dolore che soffro di fronte ai grandi mali che affliggono questa umanità depravata e corrotta. Vi voglio parlare oggi di due tra i maggiori mali che gridano vendetta al Cielo. Il primo è il peccato di Caino. Sono i molti Caino che, sparsi sulla faccia della terra, con lo scandalo feriscono ed uccidono l'anima del fratello e poi si burlano di lui, dicendo: «Sono forse io il custode di mio fratello?». Figli, se il peccato di omicidio è grave, poiché la vita è un dono di Dio e nessuno ha il diritto di sopprimerla, molto più grave è il peccato di scandalo in cui oggetto di morte è l'anima fatta ad immagine e somiglianza di Dio stesso, destinata ad una vita eterna d'amore in seno a Dio. Il peccato impuro è la maggiore fonte di scandalo e comprende il turpiloquio, l'azione impura e tutto ciò che, distruggendo la vita divina nell'anima, degrada l'uomo. Unico fautore di queste inique cose è il demonio che, dopo la sua caduta dalle sublimi altezze della gloria, precipitato in basso, quale velenoso serpente e animale immondo, va seminando le più insensate e vergognose tentazioni per trascinare con sé gli uomini tutti, di qualunque categoria. Reagire all'immoralità è reagire all'opera malefica del demonio. È per questo che il mio invito si fa sempre più pressante. Figli, non aspettate l'irreparabile! Contrapponete il candore della vostra vita, la santità e la forza della preghiera. Ma sappiate anche agire, consigliare, disapprovare ed intervenire dove ne avete la possibilità, perché il male non abbia il sopravvento e troppo tardi dobbiate piangerne. Se è doveroso usare la carità, poiché Io ve ne ho dato l'esempio, non vi è proibito d'intervenire rivolgendovi almeno alle autorità religiose, perché facciano sentire la loro voce a ricordare i Comandamenti di Dio. È necessario che tutti sappiano quanto è grande la Misericordia di Dio, ma devono anche conoscere quei mezzi di cui, nel corso dei secoli, il Signore si è servito per richiamare i suoi figli sulla giusta strada. L'onestà dei costumi nell'osservanza della legge, nel trattare con il prossimo sia ripristinata. Ognuno di voi, figli, si proponga di essere giusto davanti a Dio e agli uomini, per dare a tutti un esempio chiaro di moralità operante. Non turbatevi, ma sappiate che il Signore compie la grande opera di risanamento nel mondo. I giusti saranno benedetti, i reprobi subiranno la loro condanna non solo nell'altra vita ma anche in questa. Risanare la società piagata e purulenta non è tanto facile, ma Dio è dalla vostra parte, figli. State uniti a Lui. Purificatevi nell'animo, nella mente e nel cuore. Siate vigilanti. Mantenetevi in grazia di Dio. Diffondete l'amore di Dio e del prossimo. Vincete l'egoismo con la generosità. Vincete la superbia con l'esercizio dell'umiltà. Vincete la doppia vita con la moralità e la sincerità della vita cristiana. Così, figli, sarete quei buoni servi che il Signore venendo troverà con i fianchi cinti, e con la lampada accesa nelle mani. Ma vi voglio ricordare un altro grave male a cui fa riscontro il peccato di Giuda. Il dono più grande che Io abbia potuto farvi è il dono del mio Corpo, del mio Sangue e della mia divinità. È un dono di amore infinito, che il Figlio di Dio vi ha fatto, e nulla può essere paragonato a questo. Che vi potevo dare di più? Quando una mamma nell'immensità del suo affetto per il suo bambino esce in quella frase così espressiva dicendo: «Ti mangerei», sa già in partenza che non potrà realizzare questa unione profonda per immedesimarsi con la sua creatura. Ma quando Io, nella pazzia del mio Amore per gli uomini, decisi di lasciarmi mangiare da essi per realizzare la più perfetta unione, feci agli uomini un dono di valore infinito. Ebbene, i sacrilegi si moltiplicano tra i miei ministri e i miei fedeli. È uno sciupio del mio Sangue e della mia Carne. È un massacro del mio Corpo, che continua ininterrottamente. Il disprezzo per l'Eucaristia, l'incredulità nel mistero Eucaristico, la freddezza dei buoni, le distrazioni e l'indifferenza, la mancanza di preparazione e di ringraziamento, fanno di questo grande Sacramento il centro degli oltraggi al mio Cuore. Figli, il mio Cuore ne è angosciato, eppure, se voi mi credete, è così grande il mio Amore per gli uomini che, se un gruppo di persone si accosta a Me nell'Eucaristia e mi manifesta desideri di riparazione e d'amore, Io li accolgo e dimentico in gran parte ciò che ricevo dall'altra sponda. Venite dunque a Me con sempre nuovo e più sincero affetto. Venite con cuore purificato dal dolore delle colpe e da quel Sacramento da Me istituito e destinato a ridare alle anime il primitivo candore. Venite, sì, venite e date al mio Cuore riparazione. Il vostro abito e il vostro contegno in chiesa siano una devota manifestazione della vostra fede.

Il vostro fervore nel partecipare ai Sacri Misteri, sia un risveglio spirituale per tutti. Parlate di Me, presente nel Tabernacolo per essere di conforto e di aiuto a tutti. Molte persone vanno in cerca di consolazione e di aiuti da tutti, vicini e lontani. Ma perché non si viene da Me? Chi meglio di Me vi può aiutare! Venite con fede a Me e la vostra fede sia così grande che Io possa dirvi: «Va', la tua fede ti ha salvato». Forse perché non udite la mia voce non venite? Ma se farete attenzione vi parlerò al cuore. Ascolterete le letture e le sentirete di attualità. Vi darò il mio aiuto e la mia forza, quella che spingeva i primi cristiani ad affrontare il martirio, quella che fa i santi. Figli miei, vi benedico tutti. Amate, riparate e rispettate la presenza del vostro Gesù nel Santissimo Sacramento e beneditelo in eterno per un sì eccelso dono.

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