Vi invito a conversione profonda
5 dicembre 1973
Figli miei, tanto cari al mio cuore, sia pace a voi e grazia. Sono Gesù, vostro divin Maestro. Sono qui ancora per istruirvi e per additarvi il mio cuore, fonte di vita e di santità, perché da esso attingiate la forza per superare voi stessi e per acquistare quella perfezione che Io desidero da tutti i miei seguaci ed in particolare da coloro che hanno lasciato il mondo per seguirmi più da vicino.
Ecco che viene quanto mai opportuno il pensiero di una vera conversione. Avete ricevuto tutti abbondanti grazie nell'ordine della natura e in quello soprannaturale. Quale uso ne avete fatto? Non ho forse dato a voi più che ad altri? Non vi ho attirati presso il mio cuore, facendovi capire quanto poco valgono le cose della terra in confronto alle cose che dureranno eterne?
Perché dunque quell'attaccamento a ciò che passa? Perché non fate delle creature un mezzo per arrivare al Creatore e vi rendete invece schiavi delle cose?
Vi ho detto ripetutamente: "Cercate il regno di Dio e la sua giustizia, il resto vi sarà dato in sovrappiù". Figli, questo tempo prezioso, che vi è stato dato come un tesoro da spendere nel servirmi, come potete dissiparlo in cose futili e dannose? E perché il vostro cuore, di cui Dio vuole essere il padrone assoluto, è ancora così occupato da sentimenti mondani?
Ecco perché desidero la vostra conversione. Voglio che d'ora in poi la vostra vita si trasformi nella mia: perciò unico sia il fine, una la volontà e, giunti nella Gerusalemme eterna, unico il banchetto.
Forse mi ribatterete che di tutto ciò che vi ho detto non vi sentite colpevoli. Eppure, se guardate in profondità nell'anima vostra, troverete che avete fatto ben pochi passi nella via della santità e che molto cammino vi resta ancora da fare.
Vorrei dirvi, come diceva Giovanni alla folla che l'ascoltava: "Si riempiano le valli e si abbassino i colli". La preparazione spirituale alla mia venuta non può essere che questa. Colmare le valli della mancata generosità con quelle opere buone, che valgono ad avvalorare la fede; abbassare la superbia della mente fino a rendervi piccoli, bambini, fanciulli, che si affidano al Padre e che da Lui aspettano tutto; ma anche piccoli fra di voi, fino a dimenticare le offese con la stessa facilità e prontezza con cui i bambini dimenticano; fino ad avere fiducia, confidenza e stima di chi vi è vicino e ad accogliere con serenità anche quelle offese, che vi verrebbe voglia di ricambiare magari raddoppiate alla prima occasione.
A proposito della generosità che deve caratterizzare la vostra conversione e renderla fruttuosa anche per gli altri, rifatevi all'esempio di Zaccheo che, dopo aver ricevuto l'invito di pranzare con Me, sapendo quanto di lui mormoravano i suoi concittadini, che lo sapevano ladro, decise di restituire a ciascuno quanto gli aveva sottratto, quadruplicandone il valore.
"Noi non abbiamo rubato nulla a nessuno!" mi pare di sentirvi dire. È vero: non soldi, né beni; ma quanto avete rubato a Dio, quando di ogni cosa del mondo o della vostra stessa persona o delle vostre comodità o anche della vostra opinione, avete fatto un idolo! Così con la stessa generosità dovrete dire: "Per un passato vissuto nella mediocrità, nella freddezza, nell'inerzia o nel peccato, Signore, io voglio centuplicare il mio fervore e dare a Dio ciò che si merita".
Non avvenga di voi come del giovane del Vangelo che, richiestomi cosa dovesse fare per raggiungere la vita eterna, quando si sentì dire di vendere ciò che possedeva per darne il ricavato ai poveri, se ne andò triste e sconsolato.
Non vi chiedo di vendere tutti i vostri beni e darli ai poveri. Vi chiedo di aiutare tutti e vi chiedo il distacco da tutto, ma specie da voi stessi.
Può darsi che vi suoni forte la mia Parola, ma vi verrà addolcita dalla Madre mia Immacolata a cui vi affido perché, imitandola nella pratica delle virtù di cui vi ha dato l'esempio, possiate rendervi degni di Lei.
Io vi accolgo nel mio cuore e, se vi parlo di conversione profonda, è perché so quanto sia necessaria al mondo la santità.
Figli, non si crede più alle parole: occorre un comportamento di vita esemplare per convincere le persone. La vostra fede vissuta farà sì che altri credano. La vostra carità praticata parlerà al cuore di molti ed essi crederanno all'amore.
La speranza ferma in un domani più felice, nella gloria del Paradiso, darà agli sconsolati e ai disperati la gioia di sperare. E sarà la vostra bontà rinnovata e ripromessa a voi stessi ogni giorno, che vi aiuterà a capire gli altri, a godere delle loro gioie, a soffrire delle loro pene.
Così, rinnovati nello spirito con desiderio vivo di piacermi, date mano all'opera della vostra costruzione spirituale: che si erga come torre verso il Cielo.
Io pure, con la Mamma, vi aiuto benedicendo ogni vostro sforzo.
Ed ora, prima che vi allontaniate da questo luogo benedetto, ricevete la promessa della mia assistenza, anche materiale, in tutte le vostre necessità. Ricordate che ogni cosa è guidata dalla Provvidenza e che il Signore non chiude mai una porta se non per aprire un portone. Fiducia e preghiera: la volontà di Dio realizzerà su di voi i suoi piani.
La mia Mamma vi aspetta ogni mese qui per donarvi abbondanti grazie. Tutti coloro che pregheranno qui avranno doni particolari.
Arrivederci, figli, ancora e sempre animati da desideri di perfezione.
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