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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

Sono il giudice buono

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17 giugno 1971 Figli miei, eccomi qui in mezzo a voi. Sono il vostro Gesù di misericordia infinita e sono qui per dirvi ancora una volta quanto è grande il mio amore per voi, per le anime, per tutte le anime da me redente e che desidero siano salve. Oggi vi voglio però accennare ad un momento della vostra vita in cui ricorrete a me come Giudice amoroso e buono, perché, dopo aver ascoltato l’accusa dei vostri peccati, io vi doni per mezzo del sacerdote il mio perdono. Tutti nel mondo temono i giudizi, da qualunque parte vengano. Li temono i ragazzi che devono affrontare la prova degli esami; li temono coloro che, chiamati in tribunale, devono rispondere di qualche malefatta. Vi temete gli uni gli altri, perché il giudizio degli uomini qualche volta vi è necessario, qualche altra vi può nuocere, qualche volta vi porta vantaggio ed aiuto, qualche altra vi porta danno. Ma quando vi accostate al sacramento della Confessione, ottenete un giudizio che sicuramente è a vostro vantaggio. Press...

Cammino con gli uomini

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  13 giugno 1974 Figli diletti, eccomi qui in un incontro d'amore. Sono Gesù di Nazareth, vostro salvatore. Sono qui per aprire il vostro cuore alle grandi speranze della vita eterna. Sono qui per celebrare con voi quel Sacramento che è mezzo e pegno di salvezza. Anche se vi sono molte persone che non credono ai miracoli da Me operati in vita, né a quelli che da allora si sono avuti e in avvenire si avranno, esiste un miracolo che si ripete ogni giorno al comando di un uomo, scelto da Dio per rinnovare e prolungare nel tempo il mistero della mia Passione e Morte. È il sacerdote che, ripetendo le parole che Io dissi nell'ultima Cena, trasforma poco pane e poco vino nel Corpo e Sangue mio. È ancora il sacerdote che con le stesse parole opera la moltiplicazione di quel pane spirituale che serve a dar forza alle anime, trasformando centinaia di ostie nel mio Corpo e nel mio Sangue, così da poter nutrire tutti i miei figli. Grandezza di questo miracolo d'amore! Un gio...

Un Dio che si dona

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  10 giugno 1971 Figli miei diletti, eccovi qui riuniti per festeggiare con particolare amore il mio Corpo Santissimo che io vi dono sotto le apparenze del pane e del vino. È la seconda solennità che ricorda l’Eucaristia. La precedente l’avete solennizzata il Giovedì Santo, ricordandone l’istituzione. Vorrei innamorarvi di questo divin Sacramento, che nelle apparenze che lo ricoprono ricorda due elementi: il pane, che è indispensabile alla vita dell’uomo, e il vino. Vi vorrei anche ricordare come non a caso furono scelti questi elementi, essendo essi formati dall’unione di molteplici chicchi di frumento e di molti acini d’uva, proprio ad indicare che questo divino alimento, l’Eucaristia, deve anzitutto unire i cuori mediante l’amore, formando quell’unità tanto auspicabile. Figli, il mio dono d’amore è indispensabile alla vita dell’anima. Eppure, lo credereste? Molti lo rifiutano, come gli Ebrei nel deserto disdegnavano la manna; molti lo ricevono con freddezza, senza amore, qua...